Abbigliamento INVERNO per kayak e canoa
Abbigliamento ESTATE per kayak e canoa
Scarpe da sub, asciugamano con costume, occhiali da sole, cappellino e crema protettiva.
Cosa indossare d’inverno in Kayak/canoa
Un corretto abbigliamento è indispensabile per godere del piacere di pagaiare immersi nella natura. Una volta a bordo, la giusta dotazione ci consentirà di mettere da parte ogni pensiero e preoccupazione per concentrarci sul movimento del nostro corpo e su ciò che ci circonda.
Il clima marino, al pari di quello lacustre o fluviale, è estremamente variabile. Se durante l’estate le escursioni termiche diurne sono quasi sempre sopportabili anche in caso di improvviso peggioramento delle condizioni atmosferiche, in inverno è sufficiente un leggero incremento del vento o la momentanea scomparsa del sole per farci rabbrividire. Senza contare che sono soprattutto le estremità, piedi e mani, a soffrire per prime.
Questo non vuol dire che pagaiare d’inverno lungo le nostre coste o nei nostri laghi sia un azzardo, tutt’altro! I 7458 chilometri in cui si dipanano le coste italiane sono una miniera quasi infinita di paesaggi diversi, tutti da vivere e da esplorare, favoriti da un clima mediterraneo dalla dolcezza straordinaria.
Facendo tesoro della nostra esperienza e di quella degli appassionati che pagaiano tutto l’anno, vediamo le principali linee-guida per un abbigliamento perfetto in inverno.
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La muta per kayak è indispensabile, può essere asciutta o bagnata. Il neoprene è un materiale dalle caratteristiche molto particolari, in grado di mantenere il calore corporeo intrappolato al suo interno, sia all’asciutto che in acqua. Il rovescio della medaglia è ovviamente un’accentuata tendenza a mantenere sotto la sua “protezione” anche la sudorazione. Anche se i moderni materiali consentono una discreta traspirabilità, va da sè che è consigliabile indossare la muta solo per il tempo strettamente necessario alla nostra attività fisica in acqua, pronti ad asciugarci una volta a terra.
La muta dovrà essere di spessore non eccessivo: per la nostra esperienza, alle nostre latitudini, non conviene andare oltre i 3 mm.
La muta può essere intera o spezzata, lunga o al ginocchio (noi consigliamo la lunga), ma è importante che sia smanicata per non causare sfregamenti durante la pagaiata. Il mix vincente è quello a strati e si ottiene dosando attentamente, alla partenza della nostra gita, in base alla temperatura ambientale ed alle previsioni meteo di breve periodo, ciò che sta sotto ed eventualmente sopra la muta.
Sotto è consigliabile indossare sempre una maglietta in tessuto tecnico.
Sopra si può optare per una ulteriore maglia tecnica, leggermente più pesante e con collo parzialmente rialzato oppure, a seconda dei gusti, una vera e propria dolcevita o pile. E’ comunque importante che il collo, in un modo o nell’altro, sia protetto dal vento per isolare la gola dall’intensa ventilazione invernale. L’utilizzo contemporaneo dei due capi dipende dalla temperatura. In Liguria anche nei mesi di dicembre e gennaio non è raro che la temperatura sia molto mite, persino calda, soprattutto nella forchetta che va dalle ore 11 alle ore 14.
Nei mesi che vanno da gennaio a marzo la temperatura dell’acqua può raggiungere i 12 gradi. Quindi in caso di ribaltamento si può rischiare l’ipotermia che sopravviene quando la temperatura corporea scende sotto i 34 gradi. Quindi a volte è meglio resistere al caldo degli indumenti che rischiare di finire in acqua non protetti. E’ sempre importante portare con sè uno o due capi in più, perchè la temperatura corporea si abbassa repentinamente non appena ci fermiamo per una sosta o uno spuntino.
Sopra la muta occorre un giubbotto per kayak impermeabile tecnico
oppure in alternativa una tuta stagna per kayak
in grado di proteggerci eventualmente dalla pioggia e dagli spruzzi causati dal vento. Ne esistono di diversi tipi e sono utili soprattutto se hanno in dotazione una tasca impermeabile per riporre le chiavi della macchina, un fischietto, una bussola portatile e sicuramente il telefono cellulare. L’importante è che sia a tenuta, quindi che abbia i polsi chiudibili in lattice oppure con velcro ed il collo alzabile e chiudibile anch’esso. Per quanto riguarda il tronco, braccia e gambe, questo è l’essenziale. Se la temperatura ambientale fosse davvero bassa, attorno allo zero, potremo incrementare la protezione aggiungendo un gilet di lana, con o senza maniche. Ricordando sempre che durante l’impegno fisico è difficile avere freddo, ma che una volta fermi cambia tutto!
E veniamo a piedi e mani.
I calzari consigliati sono quelli in neoprene da surfisti, morbidi, comodissimi e provvisti di un’efficace suola tecnica che ci permette la necessaria sicurezza e stabilità di movimento soprattutto nelle fasi di entrata e uscita dall’acqua, ma anche il giusto grip durante la remata.
Ne esistono di più o meno alti. Se il freddo è intenso, quei pochi centimetri di pelle lasciati scoperti tra il calzare e la muta possono rivelarsi fastidiosi. In questo caso opteremo per calzari più coprenti e rialzati. Confermiamo l’impressione di molti “colleghi”: i piedi sono una delle parti del corpo più soggette a raffreddamento.
Per le mani esistono guanti in neoprene per uso specifico in canoa e kayak.
Indossare i guanti è sempre un po’ fastidioso perché tolgono grip alla presa digitale sulla pagaia. Scegliamoli perciò di esiguo spessore, magari integrandoli con un secondo paio in caso di freddo davvero intenso.
Altro capo tecnico indispensabile è il berretto, ma qui è possibile riutilizzare soluzioni che abbiamo già in casa, magari per lo sci o escursioni in montagna.
In caso di vento forte e freddo intenso può rivelarsi utile uno scaldacollo tecnico per uso motociclistico o addirittura un passamontagna sempre per uso sulle due ruote. Sono sottili poiché nati per stare sotto il casco, ma molto efficaci.
Questo è l’abbigliamento-base per godere del piacere del kayak e della canoa anche in inverno: non è detto che tutto vada indossato contemporaneamente, ma è necessario avere tutto con sè per ogni evenienza, riposto in un sacco impermeabile all’interno del gavone, se presente, oppure in uno zainetto.