Insieme alla Funny della Rainbow la Martini Akita è una delle canoe più diffuse, e noi la abbiamo testata.
Condizioni del mare al momento della prova: onda sui 10-30 cm
Affrontiamo la prova in mare del Martini Akita. E’ un Kayak tipicamente estivo, sul quale tempo fa ho percorso diversi chilometri.
La Martini Costruzioni Nautiche è una società tutta italiana che dal 1969 propone una linea di prodotti tipo pedalò, natanti a pedali, mosconi, pattini a remi e salvataggio, canoe mare e…. Kajak.
L’esame visivo dell’Akita ci mette di fronte ad un prodotto compatto, solidamente costruito in polietilene lineare, che gli conferisce una più che buona resistenza agli urti.
Alla vista risulta filante e proporzionato. E’ un prodotto ideale per il tempo libero ed è facile trovarlo in spiaggia a noleggio. La nostra recensione quindi tiene conto della fascia di appartenenza.
Non aspettiamoci quindi di trovare alcuni particolari e accessori tipici presenti nei kayak da pesca o da trekking nautico (che peraltro hanno anche un’altra fascia di prezzo).
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Una nota dolente che subito salta agli occhi è la totale assenza di fori per lo svuotamento. Questo comporta una quasi costante presenza di acqua all’interno del vano della seduta.
L’assenza si nota poco in caso di mare piatto (o lago) mentre diventa evidente in caso di mare mosso.
Il risultato è che avremo spesso i piedi e il sedere a bagno, oltre ad un discreto aggravio di peso a bordo
Costruzione e accessori
Il Martini Akita misura 2,90 metri in lunghezza e 0,75 metri di larghezza. Va quindi a collocarsi tra i kayak sit on top meno lunghi ma bene profilati. Chiglia e disegno di prua e poppa evidenziano la ricerca della velocità ovviamente in rapporto alla “stazza” non proprio esile che garantisce sicuramente un’ottima stabilità. Il cockpit superiore è ben disegnato, gli spazi sono ben sfruttati e tutto appare al giusto posto. Non è presente alcun gavone a conferma di una destinazione d’uso prettamente estiva e sbarazzina.
Il vano della seduta è comodo, la schiena può godere di un’appoggio lombare e viene accompagnata da uno schienalino compreso a livello progettuale nello stampo dello scafo.
Lungo il perimetro, a poppa e a prua sono presenti delle comode maniglie per il trasporto del kayak che, nonostante la dimensione contenuta, non è proprio leggerissimo (20 Kg). Questi sono gli accessori di serie. Non è previsto altro e in effetti, visto l’uso, null’altro è necessario.
In navigazione
La giornata è perfetta, poco vento e mare quasi piatto. Onde tra i 10 e i 30 cm da sud-ovest, leggermente irregolari per altezza e periodo e vento leggero da sud-est quindi in discreto disaccordo col moto ondoso. Il kayak da subito trasmette sicurezza. Si capisce che è molto stabile, quindi adatto veramente a chiunque (per questo è molto noleggiato dagli stabilimenti balneari).
La larghezza si sente, abituato a mezzi più snelli, ma sono restato colpito dalla velocità di crociera che si riesce a mantenere. Merito del progetto, che evidentemente è stato orientato con particolare attenzione verso questo aspetto.
Il profilo della prua infatti “taglia” bene l’onda e scompone poco il kayak.
Il baricentro nel punto di seduta è molto basso e rende ancora più stabile l’Akita, anche se così il vano si riempie d’acqua più facilmente.
Viste le ridotte dimensioni l’Akita risulta sufficientemente direzionale e molto piacevole da condurre. L’inerzia è poca, vista la larghezza, quindi la tendenza a “frenare”, quando cessa la pagaiata, è evidente. Questo consente una grande maneggevolezza e velocità nel cambio della direzione. Utile se devi addentrarti in grotte o se sono presenti scogli.
Non è certo un mezzo da trekking nautico, infatti la predisposizione a frenare appena cessa la spinta, conferisce un’andatura piuttosto altalenante, come si può vedere nel grafico sotto riportato.
Nonostante tutto la velocità media di crociera, per utenti allenati, si può aggirare intorno ai 6 Km/ora. Più realisticamente a parere dello scrivente, tra i 5 e i 6 km/h.
Con onda laterale non si nota evidente tendenza a orzare o poggiare, il kayak tende a restare in traiettoria, ma ogni onda laterale comporta litri d’acqua a bordo. Quindi ne sconsigliamo l’uso in condizioni di mare non ottimali. Dopo qualche chilometro “tirato” l’affaticamento si sente, e si è costretti a ridurre il ritmo pena dolori muscolari e alla schiena.
Questo permette qualche divertente passaggio tra gli scogli della nostra riviera Ligure.
Il Martini Akita strizza l’occhio ad un utente che predilige una pagaiata spensierata e divertente e consente, durante le pause, momenti di relax grazie alla sua grande stabilità. Viste le dimensioni contenute può essere facilmente trasportato con una station wagon.
Venendo alla velocità di navigazione, parlano i dati dei rilevamenti GPS ottenuti con la versione iOS di Runtastic.
Il Martini Akita è piuttosto veloce anche se si presta principalmente ad un utilizzo spensierato se si vuole ridurre al minimo la fatica.
Conclusioni
Il Martini Akita ci è piaciuto. Ottimo per chi è alle prime armi, divertente e molto facile all’uso. Stabile, si presta anche a lunghe soste in mare da fermi.
Apprezziamo lo sforzo da parte del costruttore che ha cercato di abbinare a un tipo di kayak prettamente rivolto ad uso balneare una particolare attenzione anche alla velocità di crociera.
Può essere una base di partenza e di allenamento per un successivo passaggio di livello, verso kayak da trekking nautico, tipo il DAG-MIDWAY oppure il Rainbow Vulcano 4.60.
Carta d'identità | |
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Marca | Martini |
Modello | AKITA |
Tipo | Sit on top |
Lunghezza | 2,90 mt |
Larghezza | 0,75 mt |
Carico massimo | n/d |
Omologazione | 1 adulto |
Peso dichiarato | 20 Kg |
Peso tester Winter Kayak | 64 kg |
La nostra pagella in sintesi
velocità: | (3,5 / 5) |
stabilità: | (4 / 5) |
direzionalità: | (3,5 / 5) |
ergonomia: | (3 / 5) |
capacità di carico: | (0 / 5) |
maneggevolezza: | (4 / 5) |
valutazione.winterkayak: | (3 / 5) |
Media: | (3 / 5) |