Prestazioni del kayak
Di norma tanto è più lungo il kayak tanto è più veloce. Chi necessita di prestazioni “velocistiche” perché percorre medie e lunghe percorrenze al mare o a sui laghi o fiumi calmi, è meglio che si orienti su dimensioni che variano da 4,80 a 5,80 metri.
I kayak utilizzati sui fiumi con rapide e per il free-style, considerato che devono essere più agili e in grado di reagire velocemente alle virate sono meno direzionali e molto più corti e possono misurare da 2,8 a 1,8 metri di lunghezza.
Per chi vuole fare turismo è consigliato bilanciare le seguenti variabili: stabilità, direzionalità, manovrabilità. Per ottenere ciò un buon compromesso può esser dato da kayak di lunghezza compresa tra 2,7 e 4,5 metri.
Cosa più complicata è calcolare in base alla sezione (parte immersa) la velocità di punta che si può raggiungere. In questo caso, limitando il nostro interesse al kayaking marino o di lago, entrano in scena diversi fattori quali il peso del pagaiatore, il carico o le attrezzature che ci si porta appresso, la resistenza all’avanzamento.
Alcuni kayak possono raggiungere una velocità di crociera discreta, diciamo 3-4 km/h. Altri in condizioni ideali e per brevi percorrenze fino a 8-10 Km/h. Ovviamente l’altro fattore determinante è dato dalla capacità e dall’allenamento fisico del pagaiatore che, nel caso di campioni olimpici, può portare il kayak a prestazioni eccezionali (fino a 20 Km/h per brevi distanze).
Come accennato sopra un fattore determinate nella scelta del kayak è dato dal tipo di progettazione della carena (sezione immersa). Fondamentalmente ne esistono di quattro tipi: ad ampio raggio, piatta, sezione a V, tondeggiante con la linea della carena lievemente piatta.
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Interessante, ma esiste un modo per calcolare ad esempio la velocità in modo preciso? Mi piacerebbe sapere a che velocità riesco ad arrivare…! Io ho un Kayak RTM Tempo.
Il modo più preciso per valutare la velocità in mare è naturalmente l’utilizzo di uno strumento specifico dotato di sensore GPS, che comprenda anche gli strumenti di calcolo necessari durante la navigazione a lungo raggio. Sotto questo profilo i prodotti Garmin godono di una buona reputazione in ambiente diportistico e professionale e sono reperibili sul mercato a prezzi non eccessivi. Utilizzando ogni giorno il kayak viene però da chiedersi se, per i brevi/medi tragitti che si precorrono, quasi sempre sottocosta, valga davvero la pena di dotarsi di strumenti così specifici, che alla fine appesantiscono la zavorra di oggetti che già portiamo con noi: quasi sempre uno smartphone, per motivi di sicurezza e per scattare foto e spesso anche una action camera. Gli attuali smartphone contengono molto spesso una dotazione di sensori veramente completa: oltre all’ormai universale GPS, è spesso presente un giroscopio, un barometro e, in alcuni modelli recentissimi come il Samsung Galaxy S4, persino un igrometro. Va da sè che, utilizzando specifiche app presenti negli store dei principali sistemi operativi, è possibile sfruttare questo piccolo arsenale di sensori durante la navigazione. Durante la nostra prova in mare del kayak sit on top Bic Bilbao, abbiamo utilizzato l’app Runtastic, in versione Android, installata su un Samsung Galaxy Note con ottimi risultati (vedi i grafici all’interno dell’articolo). Non siamo ancora in grado di valutare la precisione della velocità indicata, sia nei suoi valori medi che di picco, ma confidiamo di avere presto a disposizione uno strumento più specifico per fare il confronto e stabilire così se un’app del genere possa assolvere allo scopo in modo affidabile, con un margine di errore contenuto. Le prime impressioni sono buone, in quanto la velocità rilevata da Runtastic ci sembra sostanzialmente realistica ed in linea con le prestazioni che è lecito attendersi da quel tipo di kayak.
io con il mio (ocean prowler 13) mantengo senza troppa fatica i 5 km/h, con pagaia olimpionica, per brevi distanze raggiungo anche i 7/8 km/h